La richiesta di tale rinvio per consentire la partecipazione di tutti i consiglieri ai lavori d’aula e per evitare le doppie spese. Nei giorni passati, i consiglieri comunali Angelo Vullo, Lorenza Nicoletti e Vincenzo Milazzo – tutti e tre di “Noi per Pietraperzia” – avevano comunicato che nella data stabilita per il consiglio comunale loro sarebbero stati assenti per cause di forza maggiore. Al consiglio comunale dello scorso 5 luglio erano presenti i cinque consiglieri della maggioranza oltre alla indipendente Silvia Romano. I lavori d’aula erano stati rinviati di un’ora visti che serviva, per raggiungere il numero legale, la presenza di 7 consiglieri comunali contro i sei presenti, Alla ripresa, mancava ancora il numero legale. Il consiglio comunale è stato quindi rinviato al giorno successivo 6 luglio 2023. Questa volta erano presenti i cinque consiglieri di maggioranza del sindaco Salvuccio Messina – Angelica Zarba, Giuseppe Micciché, Rosalba Ciulla Manuel Carciofolo e Mariella Tamburella – e i consiglieri comunali di “Insieme per Pietraperzia” Calogero Di Gloria”, e Giusy Di Blasi”. Ora su Facebook Comune di Pietraperzia il sindaco Salvuccio Messina ha postato il seguente messaggio: CONSIGLIO COMUNALE DEL 6 LUGLIO. Grazie al gruppo Consiliare “Ricostruiamo Pietraperzia”, il Consiglio Comunale con i voti dei consiglieri: Giuseppe Miccichè, Mariella Tamburello, Angelica Zarba, Rosalba Ciulla e Manuel Carciofalo, presenti in Consiglio Comunale il Sindaco e gli Assessori Comunali ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno, che prevedevano le ratifiche delle delibere della Giunta Municipale su investimenti e finanziamenti statali e fondi del PNRR, evitando di perdere detti fondi. Si ringraziano i consiglieri per il loro senso di responsabilità”. Sulla questione fa intanto sentire la propria voce anche il gruppo consiliare di opposizione “Insieme per Pietraperzia” composto da Calogero Di Gloria, Giusy Di Blasi e Rosa Maria Giusa. Questo il documento di “Insieme per Pietraperzia”: “Il rispetto delle regole e delle norme potrebbero essere un optional?Ed ancora, sarà possibile mai un confronto politico sereno”. Nel documento di “Insieme per Pietraperzia” si legge ancora: “In occasione dell’ultimo consiglio comunale, il consigliere Calogero Di Gloria ha semplicemente chiesto alla Segretaria se era possibile rinviare la convocazione del Consiglio Comunale, visto che la metà dei consigliere comunali non potevano essere presenti in consiglio quel giorno e se – visto l’avviso del Presidente del Consiglio Comunale che faceva riferimento ad un articolo del Regolamento, pervenuto in ritardo rispetto a quanto previsto dallo stesso articolo – la riunione fosse valida”. “Le risposte della Segretaria e del Presidente del Consiglio Comunale – scrivono ancora da “Insieme per Pietraperzia” – ritenute non del tutto chiare ed esaustive, hanno determinato un attacco verbale gratuito al consigliere Calogero Di Gloria non solo da parte del Presidente del Consiglio Comunale, ma anche da chi in Consiglio non potrebbe intervenire proprio sul punto come il sindaco e un assessore. Ovviamente, se qualcuno ritiene che ciò possa intimorire l’azione del gruppo Insieme per Pietraperzia e di altri Gruppi che rappresentano almeno il 50 % dei consiglieri, si sbaglia”. Nel documento di “Insieme per Pietraperzia” si legge ancora: “Nel merito dei punti all’ordine del giorno, le ratifiche portate in consiglio comunale erano datate marzo 2023 a seguire, portate in consiglio comunale solo dopo 4 mesi, e che potevano essere approvate entro il dicembre 2023. Inoltre le ratifiche – che altro non sono che atti generati dall’amministrazione comunale – è giusto che il resto che è rimasto del gruppo politico del Sindaco Ricostruiamo Pietraperzia,se li approvi, ovviamente se ha i numeri in Consiglio Comunale. Altrimenti, anziché girare responsabilità all’opposizione, il Sindaco non deve fare altro che prendere atto del fallimento del suo progetto politico e ripristinare la democrazia, rassegnando le dimissioni di questo teatrino politico”. “Insieme per Pietraperzia” concludono: “Che interesse si può avere nei confronti dei cittadini, chi non ha più i numeri in Consiglio Comunale e sa che ogni punto dell’azione Amministrativa potrà essere modificata e snaturata”. GAETANO MILINO
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