Il rito funebre, in una chiesa stracolma di persone, celebrato da don Giovanni Bongiovanni, parroco di “Santa Maria di Gesù” e rettore del santuario “Maria Santissima della Cava”. La salma portata a spalla dalla casa del defunto di via Mosca 15 fino alla chiesa dai componenti della “Associazione Trattoristi Maria Santissima della Cava”. Attuale presidente di tale Associazione è Filippo Giuseppe Miraglia, figlio di Zio Michele. Le vie attraversate: Corrao, Umberto, La Masa e piazza Vittorio Emanuele. Michele Miraglia era stato uno dei quattro che hanno dato vita, nel 1968, al “Sabato dei Trattoristi”. Zio Michele era molto devoto di Maria Santissima della Cava, Patrona di Pietraperzia. All’uscita del feretro dalla sua abitazione, la banda musicale cittadina Maestro Chiolo ha intonato “Ti Salvi Di’ Riginia”, dedicato proprio alla Madonna della Cava. E poi ha suonato altre marce funebri. In chiesa la bandiera della “Associazione Trattoristi Maria Santissima della Cava” listato a lutto. Sulla bara, un cuscino di rose bianche e rosse e la foto di Michele Miraglia. La messa accompagnata dalle note dell’organo. Alla tastiera Giuseppe Chiolo. Durante l’omelia Don Giovanni Bongiovanni ha illustrato la figura di Michele Miraglia e sottolineato la sua notevole devozione alla Madonna della Cava. Padre Bongiovanni ha poi detto: “Questa celebrazione esequiale in suffragio del carissimo Michele. La parola di Dio ci ha ricordato che le anime dei giusti sono nelle mani di Dio”. “Se sapessimo – ha continuato padre Bongiovanni – degli interrogativi ai quali rispondere dove è andato Michele, lui è andato alla presenza del Signore. Noi oggi preghiamo insieme – familiari, amici – e siamo ammiratori di Michele per la fede attraverso cui ha stabilito un fortissimo legame con la Madonna della Cava e che certamente ha passato e consegnato ai suoi figlioli, alla Associazione de Trattoristi e a noi tutti”. Don Giovanni Bongiovanni ha detto ancora: “E noi ricordiamo che l’amore verso la Madonna della Cava – nostra Patrona – ha contrassegnato la sua esistenza. Basti pensare che, nel 1968, lui ed altri trattoristi pensarono e riuscirono a creare il Sabato dei Trattoristi, 1968”. Don Giovanni Bongiovanni ha concluso: “Noi riceviamo questo esempio, raccogliamo questa eredità. Oggi, e anche successivamente, raccomandiamo la sua anima benedetta alla infinita misericordia del Signore e preghiamo sempre perché lui è e resterà sempre una persona cara”. Al termine della celebrazione esequiale, Lorenzo Americo – uno dei componenti della “Associazione Trattoristi Maria Santissima della Cava” – ha dato lettura della poesia “I Trattoristi di Pietraperzia”. Il brano poetico, in dialetto pirzisi, fa parte di una raccolta di poesie e di testi in prosa scritti da Michele Miraglia nel 2018. Questo il testo che lui ha firmato con lo pseudonimo “Un vecchio Trattorista:
I Trattoristi di Pietraperzia.
O Madonna di la Cava
ca di tia simmu devoti
tutti l’anni ti pinsammu
e di tia nun ni scurdammu.
Su passati tanti anni
e n’ovimmu cchiù vint’anni
ma però simmu tranquilli
ca cci su li nostri figli.
Su carusi ormai sicuri
già anu datu risultatu
sanu già chiddu ca fanu
e problemi nun anu.
Li pirzisi su cuntenti
di sti Sabati a la Cava
ié na vecchia tradizioni
e c’è tanta devozioni.
C’è na liggi di natura
ca ogni cosa c’è la fini
ié un ricordu ca lassammu
ca pua di ncilu taliammu,
All’uscita del feretro dalla chiesa, la banda musicale ha suonato, per la seconda volta il canto “Ti Sarvi Di’ Rigina”, dedicato alla Madonna della Cava, Patrona di Pietraperzia. Al termine, il carro funebre è partito alla volta del cimitero accompagnato da un lungo corteo di auto. GAETANO MILINO