Ecco la replica finale del cittadino/professionista barrese al comunicato stampa dell’Amministrazione comunale sul “SILENZIO OPEROSO”

Ecco la replica finale del cittadino/professionista barrese al comunicato stampa dell’Amministrazione comunale sul “SILENZIO OPEROSO”

- in Barrafranca

Riceviamo e Pubblichiamo la replica del cittadino/professionista barrese sui temi che riguardano <<il diritto alla salute>> e <<le barriere architettoniche>>.
Di seguito il testo integrale della replica.
Buona lettura!

Trasmissione mezzo PEC (pagg. tot. 03 – minuti letti 11)

Barrafranca 27/09/2023

Al Comune di Barrafranca

c.a.

Sindaco

E p. c Assessori

Oggetto: <<Comunicato stampa dell’Amministrazione comunale del 26/09/2023. Replica >>.

Egregio Signor Sindaco, a seguito della mia seconda lettera (inoltrata mezzo pec intorno alle ore 7:00) ho ricevuto, nel pomeriggio dello stesso giorno (intorno alle ore 16:00), una pec da parte del Direttore del Distretto di Piazza Armerina, preceduta da una cortese telefonata personale della stessa Dirigente. Sia nella telefonata che nella lettera la Dottoressa mi comunicava che l’ascensore del Poliambulatorio di Barrafranca a breve sarà aggiustato. Ho appreso la notizia con una certa soddisfazione non perché cerco gratitudine o celebrità ma risultati che producono “bene comune”. E questo era il mio primo obbiettivo.

Vede Signor Sindaco lei confonde (spero non volutamente) il senso delle mie lettere. Non ho scritto le lettere perché ho un’irrefrenabile desiderio di “apparire”, come si legge alla fine del comunicato (mi viene solo da ridere a pensarci), non soffro di quelli che io chiamo “mali maledetti”: personalismo, complesso d’inferiorità, invidia e gelosia, non ho bisogno di salvaguardare nessun pacchetto di followers, e non ho bisogno di avere degli sciocchi adepti sui quali primeggiare (e questo lei lo sa bene perché mi conosce).

Ma semplicemente perché ho voluto cogliere l’occasione di mettere a disposizione della comunità di Barrafranca il mio sapere professionale, un dono spontaneo ai cittadini e ai destinatari delle lettere senza pretesa di ricevere nulla in cambio. Sa, sono perfettamente consapevole cosa si deve aspettare chi dona generosamente agli altri. In questo, “oramai ci ho fatto il callo”…

E a tal proposito le voglio citare la celebre frase di un grande imprenditore italiano, Enzo Ferrari: << non fare mai del bene se non sei preparato all’ingratitudine>>. Anzi consiglio a lei e ai suoi assessori di leggere il libro della scrittrice Carmela Mascio, dal titolo “il dono immenso dell’ingratitudine”. E’ molto istruttivo.

Nella mia prima lettera le ho anche chiesto di adoperarsi affinché rendesse, finalmente, funzionante l’ascensore dell’edificio dell’ex nuova Pretura di Viale Signore Ritrovato che ospita gli uffici del Comando di Polizia Municipale, del Giudice di Pace e dell’Ufficio Tributi che accolgono molta utenza. Ma di questo problema nel comunicato stampa non c’è il minimo cenno.

Però sono fiducioso che risolverà questo problema considerato che – come si legge nel comunicato – << il vostro impegno quotidiano rimane quello di garantire a tutti i cittadini soluzioni, ai problemi che interessano la Comunità di Barrafranca con un lavoro fatto di studio, nel silenzio e, soprattutto, con impegno e vera passione>>.

Mi auguro veramente che ci riusciate, così si raggiungerà un secondo risultato che produrrà un altro “bene comune”. E questo era il mio secondo obiettivo.

E adesso entriamo nel merito del comunicato stampa, dove, si legge:

  • <<servono i fatti se vogliamo ripristinare la fiducia delle persone verso le Istituzioni e la Politica>>.

Io preciserei meglio: “fatti che portano a dei risultati, a degli esiti”. E’ questo che i cittadini si aspettano. E’ quindi arrivato il momento che l’Amministrazione comunale incominci a muoversi in termini di “responsabilità di risultato” e non di chiacchiere che producono solo aria fritta e fuffa urlante.

Poi il comunicato continua dicendo che:

  • <<alla lettura della seconda lettera, soprattutto, siamo rimasti basiti, e per tre ragioni>>:

<<1° perché essa contiene affermazioni assolutamente improprie e inesatte>>.

Quali sono queste affermazioni? Non ne ha citata nemmeno una.

<<2° perché è diretta ad un Ente (il Comune) che, pur non avendo alcuna competenza in materia, si è prodigato con i competenti organi dell’A.S.P. di Enna per risolvere il problema,…e poi quando descrive i fatti dice: <<…problematica della quale fino ad allora non era a conoscenza>>.

Questo vuol dire che se non aveste ricevuto la mia lettera lei e il suo assessore avreste continuato ad ignorare quella problematica che a quanto pare dura da circa quatto mesi. Quindi la mia lettera vi è stata utile ed ho fatto bene ad inviarvela: siete venuti a conoscenza di un problema e vi siete adoperati per trovare la soluzione. Proprio come quando affermate – e lo riscrivo – << il nostro impegno quotidiano è quello di garantire a tutti ai cittadini soluzioni, ai problemi che interessano la Comunità di Barrafranca con un lavoro fatto di studio, nel silenzio e, soprattutto, con impegno e vera passione>>.

<<3° per il fatto che un organo di stampa, come è Radio Luce, abbia dato un rilievo, che oseremmo definire ridondante, ad una lettera senza prima aver accertato la correttezza di quanto in essa affermato e, anzi, condividendone il contenuto aprioristicamente e senza alcun necessario approfondimento>>.

Cosa c’è di scorretto nelle mie lettere, non l’ha detto. E poi in una società democratica, una radio libera, dà notizie e se vuole può condividere ed esprimere opinioni senza nessuna censura.

E poi si legge ancora nel comunicato:

  • <<ci duole constatare che, così facendo, alcuni nostri concittadini sono stati tratti in inganno e indotti a credere che questa Amministrazione non sia sensibile e rimanga inerte difronte alle problematiche che riguardano il bene supremo dell’individuo, e cioè la salute, e la cui soluzione misura, tra l’altro, l’efficienza del sistema di governo della cosa pubblica, la solerzia e la capacità di chi la amministra>>.

Il diritto alla salute e alla cura dei cittadini, assieme al tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche l’ho trattato diffusamente nella prima lettera rappresentando anche il quadro normativo delle leggi che tutelano tali diritti. Quindi non torno sull’argomento.

Invece vorrei sapere da lei come ho tratto in inganno i cittadini, forse raccontando loro dei fatti reali? Forse raccontando loro la verità? O forse per lei, nell’epoca del politicamente corretto, dire la verità è un atto sovversivo?

Un po’ me l’aspettavo questa reazione, per questo nella mia seconda lettera ho citato – appositamente – la frase di Voltaire il “tempo è galantuomo”. Perché sarà il tempo (e chissà forse anche i cittadini quando si sveglieranno) – prima o poi – a restituire torti e meriti ristabilendo la verità e dando ragione ai giusti.

Poi il comunicato continua:

  • << Ma c’è di più, in quanto l’Assessore, appena qualche giorno fa, ha anche avvertito verbalmente e de visu, l’autore delle due missive sull’esito positivo della vicenda, ma, evidentemente, ciò non è bastato ad evitare la creazione di un caso con un clamore che non si addice a chi ricerca sinceramente la soluzione di un problema che, in una piccola comunità come la nostra, si sarebbe potuto risolvere anche con un semplice contatto personale e un avviso verbale>>.

In primo luogo è bene precisare che “l’avvertimento” verbale e de visu con il suo assessore è stato del tutto casuale e non pianificato dallo stesso (semplicemente mi trovavo nella sua farmacia a prendere delle medicine). In secondo luogo il suo assessore ha scordato (o omesso) di riferirle che in quell’occasione mi aveva anche riferito che avreste risposto alla mia lettera. Ho aspettato invano alcuni giorni, ma non ho ricevuto nessuna lettera, per questo motivo, a quel punto, ho dovuto scrivere la seconda lettera (dopo 25 giorni senza risposta da parte di nessuno dei destinatari).

Infine si legge nel comunicato:

  • <<Noi ci siamo e ci saremo sempre, disponibili ad ascoltare ogni giorno le esigenze della nostra Comunità e a sviluppare con passione e dignità il nostro programma per migliorare la vita di tutti, e nient’altro!>>.

L’ascolto, l’impegno quotidiano, la passione, il lavoro fatto di studio, non vanno svolti con il “silenzio”, ma col “dialogo” e in piena “trasparenza” così proprio come recita il primo punto della sua piattaforma programmatica <<Trasparenza e legalità nell’attività amministrativa improntata a criteri di efficienza, efficacia ed economicità…>>.

A tal proposito le ricordo la mia lettera del due luglio scorso inviata a lei e ai suoi assessori avente ad oggetto <<Lettera al sindaco e agli assessori. Dialogo di un cittadino con la PA sul tema della trasparenza>>. Nella lettera mettevo a conoscenza l’Amministrazione come in passato ho tentato più volte di avere un “dialogo cooperativo” (così come auspicato dalla circolare FOIA 2/2017 e suggerito dalle linee guida dell’ANAC) e una “fattiva collaborazione” con le Amministrazioni comunali che si sono succedute sul tema della trasparenza, ma che avevo trovato sempre un muro di gomma insormontabile. E sottolineavo come il tema della trasparenza nella nostra comunità sia sempre stato, ed è tuttora, un “tabù sociale” a tutti i livelli. Su questo tema ci tornerò non appena avrà nominato il RPCT.

Signor Sindaco ho condiviso e condivido il suo programma che per il 70% è improntato sull’urbanistica. Ma cosa vuol dire “urbanistica”? Le riporto, tra le tante definizioni, quella di Thomas Adams: << L’urbanistica può essere definita come l’arte di pianificare lo sviluppo fisico delle comunità urbane, con l’obiettivo generale di assicurare condizioni di vita e di lavoro salubri e sicure, fornendo adeguate ed efficienti forme di trasporto e promuovendo il benessere pubblico. Come scienza, l’urbanistica pretende di scoprire la verità nella città sulle condizioni economiche, sociali e fisiche. Come arte cerca di ottenere un compromesso, sia economico sia sociale, nelle vie di comunicazione, nell’uso del suolo, nelle costruzioni e nelle altre strutture >>. In pratica, bisogna socializzare col territorio e con i suoi abitanti.

Ma fare urbanistica ai tempi odierni richiede la partecipazione attiva dei cittadini così come auspicato dalla legge urbanistica regionale (L.R. n. 19 del 13 agosto 2020) attraverso i principi di “sussidiarietà”, “partecipazione” e “concertazione” e i principi di “semplificazione”, “flessibilità” e “perequazione”,… e qui mi fermo. Pertanto l’ascolto attivo, il dialogo, la trasparenza, la partecipazione dei cittadini, il dibattito pubblico, ecc., sono strumenti indispensabili se si vuole una pubblica amministrazione efficace, efficiente e vicina ai cittadini.

Io ho tentato in diverse occasioni di aprire un dialogo con lei e la sua amministrazione e le lettere che le ho scritto, lo dimostrano. Ma fino adesso non ho ricevuto nessun feedback. Ma non fa niente c’è sempre tempo, per me le porte del dialogo e della fattiva collaborazione sono sempre aperte.

Infine voglio ricordarle quello che ha detto nel primo consiglio comunale del 20 giugno scorso replicando al consigliere Giunta che le chiedeva perché aveva nominato cinque assessori invece di quattro considerata la grave situazione economica in cui versa l’ente. Dopo avere spiegato che era la legge regionale ad imporre quel numero, lei ha aggiunto: << se io avessi avuto la facoltà, ne avrei presi due non quattro o addirittura li eliminerei, purtroppo non dipende da me…>>. Non sono d’accordo: per amministrare e gestire bene un territorio, una comunità, gli assessori sono indispensabili (tant’è che la legge lo impone) e forse cinque sono anche pochi per lo stato in cui versa il nostro Comune. Solo che gli assessori devono essere competenti o come si dice “all’altezza del proprio ruolo e delle proprie funzioni”. Ma questa valutazione spetta unicamente a lei.

Voglio chiudere definitivamente questa vicenda in modo scherzoso – e spero lo faccia anche lei per evitare di accendere una querelle sterile che ci porterebbe solamente a sprecare altro tempo e di divenire strumento di “cicaleccio” per i cittadini del villaggio delle reti sociali, quelli che chiamano “pecore belanti da tastiera” – dicendole che forse l’immagine più azzeccata per il post del comunicato non è quella del volto grazioso della ragazza, ma ad esempio questa, che è più divertente…

Con l’auspicio di riprendere i migliori rapporti collaborativi già iniziati, porgo a lei e ai suoi assessori, Cordiali Saluti. Buon lavoro!

Firmato

P.S. da parte del cittadino/professionista autore delle lettere.

Per un’opportuna e trasparente comunicazione ed informazione verso i Cittadini, di seguito riporto – in modo strettamente sintetico – le comunicazioni intercorse tra me e i Dirigenti dell’Azienda attraverso i canali ufficiali, (e non sui social):

25/09/2023 – Registro ufficiale N. 99430. Lettera del Direttore del Distretto di Piazza Armerina, Dott.ssa Rosaria Colletto, <<…ancor prima delle sue note, sia il Responsabile del Poliambulatorio di Barrafranca, sia la scrivente, hanno più volte segnalato e sollecitato il ripristino della funzionalità dell’ascensore…la ditta ci ha assicurato che entro la prima settimana di ottobre l’intervento di riparazione dell’ascensore sarà concluso… spiacenti delle difficoltà arrecate all’utenza, speriamo che l’inconveniente possa essere risolto nel più breve tempo possibile. Cordiali saluti>>.

27/09/2023 Registro ufficiale N. 100148. Lettera del DEC, Ing. S. Cordovana, del Responsabile del servizio Facility Management, Ing. Angelo Di Pasquale, del Direttore dello staff UOC tecnico, Dott. Ciro Viscuso << … con grande dispiacere constatiamo l’episodio che si è venuto a creare relativamente al guasto dell’ascensore…si è dovuto intervenire in diverse fasi …e si è dovuto ordinare dei componenti dell’impianto di difficile reperimento…la ditta ha comunicato che tutti i componenti necessari arriveranno entro la fine del mese di settembre…scusandoci per il ritardo, porgiamo Cordiali saluti>>.

28/09/2027 – Apprezzando le note di cui sopra ho inviato una lettera di ringraziamenti a tutti i Dirigenti sopra citati compresa la Dottoressa Salvina Tambè, Responsabile del Poliambulatorio di Barrafranca, eccone un estratto:

<<Egregi Dirigenti, Gentili “Persone”, sento di ringraziarVi e di complimentarmi con Voi per la chiarezza con la quale avete esposto i motivi che stanno ritardando la riparazione dell’ascensore, per esservi prodigati celermente a risolvere questo “benedetto” guasto e – soprattutto – per avere colto lo spirito e il fine delle mie lettere…>>. (…) <<Questo per dirvi che a volte una semplice visita – che io ho definito “esplorativa, di “monitoraggio” – e con il supporto di poche attrezzature manuali, si possono risolvere i piccoli problemi e dare sollievo immediato ai pazienti (così come si faceva una volta, quando la medicina aveva il suo lustro…). Quindi vi chiedo di prodigarvi, così come avete fatto per l’ascensore, affinché la visita otorinolaringoiatra, almeno quella generale, possa essere eseguita anche a domicilio delle persone non ambulabili>>. Grazie! Abbiate la mia gratitudine.

Inoltre informo i cittadini che l’Amministrazione comunale – forviando lo spirito e il fine delle mie lettere- non ha mai comunicato con me attraverso i canali istituzionali (così come hanno fatto i Dirigenti dell’ASP), ma si è limitata solamente ad “accendere” una sterile e inutile polemica pubblicando un post (che in una parola sola posso definire “intrigante”) su una piattaforma al quale ho dovuto necessariamente replicare nell’esclusivo fine di dare ai cittadini una visione chiara e trasparente dei fatti, della verità. Non certo per raccogliere polemiche dove altri ci “sguazzano”.

Grazie per la Vostra Attenzione. Un caro saluto a tutti i Cittadini. Non ringraziatemi sono ugualmente soddisfatto, ho raggiunto i miei obbiettivi. E con ciò mi concedo da Voi, sicuro di avere fatto il mio dovere di “cittadino” e di potermi qualificare come tale. E non “un suddito addomesticato…”.

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