BARRAFRANCA. Il comitato “No Elettrosmog Barrese” contro l’installazione di antenne telefoniche 5 G

BARRAFRANCA. Il comitato “No Elettrosmog Barrese” contro l’installazione di antenne telefoniche 5 G

- in Barrafranca

Numerosi cittadini hanno preso carta e penna e manifestato il loro disappunto circa l’installazione di antenne con tecnologie 5 G in pieno centro abitato. Per discutere la questione, indetta, per lunedì 19 febbraio 2024 con inizio alle ore 19.00 una assemblea cittadina aperta a tutti. L’incontro al Palagiovani di viale Signore Ritrovato. Questo il documento integrale diramato dal Comitato “No Elettrosmog Barrese”: “In merito alle voci che, nelle ultime settimane, si sono evidenziate riguardo l’installazione di un’antenna 5G sul nostro territorio comunale, ci sembra doveroso informare la cittadinanza tutta, circa la “complessità” e le controversie internazionali legati alla tecnologia sperimentale 5G e IoT (internet delle cose), chiarendo in tal modo i motivi del nostro dissenso e premettendo che nessuno vuole trovare un colpevole né sollevare sterili polemiche o scontri di partito”. Nello stesso documento si legge: “Riportiamo di seguito i fatti: il 17/01/2024 i residenti nella contrada Portella D’Argento di Barrafranca si son visti sbucare, dal nulla, un palo alto 30 metri sul quale verranno collocati diversi sistemi radianti in tecnologia 2G, 4G e 5G di proprietà Vodafone e TIM”. “Tale struttura – scrive ancora il “Comitato No Elettrosmog Barrese” – si trova all’interno di una proprietà privata sita di fronte ad un magazzino edile, per cui il via-vai di ruspe e altri mezzi di lavoro non ha destato alcun sospetto tra gli abitanti della zona che, seppur periferica, è occupata da molte abitazioni e diverse palazzine dove risiedono tanti bambini, donne in stato di gravidanza e altri soggetti fragili”. E continuano: “Consapevoli dei rischi connessi all’esposizione ai campi elettromagnetici [a tal proposito vi invitiamo a visionare il “Bionitiative Report” USA, 2007 e 2012 http://bioiniziative.org, gli studi pubblicati nel 2018 dall’Istituto Ramazzini di Bologna in gemellaggio con il National Toxicology Program e altre ricerche che potrete facilmente trovare anche sui libri di tecnologia delle scuole medie! La stessa IARC a partire dal 2011 classifica come ‘possibile cancerogeno per l’uomo’ le radiofrequenze (gruppo 2B). Sullo stesso punto si è espressa l’Assemblea Plenaria del Consiglio d’Europa (risoluzione n.815 del 27/05/2011) con la raccomandazione agli Stati membri di applicare il “Principio di Precauzione” in relazione alle irradiazioni elettromagnetiche, per cui è necessario abbassare i limiti attuali di esposizione, già troppo alti, essendo che i primi danni biologici si sono osservati per 0,6V/m (Bioinitiative Report 2012)]; essendo a conoscenza di un notevole aumento tra i nostri concittadini barresi, di casi di tumori (leucemie fulminanti, mielomi, cancro mammario…), di storie di aborti per aberrazioni cromosomiche, di infertilità, di episodi ricorrenti di emicranie, casi di ipertensioni e cataratte giovanili, disfunzioni ormonali, malattie autoimmuni e degenerative… tutte patologie correlabili all’esposizione ai campi elettromagnetici; nel rispetto dei tantissimi elettrosensibili presenti su tutto il territorio nazionale, il cui numero è esponenzialmente aumentato con l’avvento dell’era digitale (anche noi possiamo e/o potremo essere a breve tra loro!);”. Nella stessa lettera è scritto: “Consapevoli dei danni che già riscontriamo sul piano sociale tra i nostri giovani (dipendenza dagli smartphone e dai social, depressioni, disturbi cognitivi, povertà educativa, suicidi…); avendo a cuore principalmente il benessere dei nostri bambini… Ci chiediamo: vogliamo davvero continuare a vivere secondo opinioni semplicistiche del tipo “TANTO TUTTO FA MALE”, “TANTO COMANDANO LORO”, “NOI NON POSSIAMO FARE NIENTE”?” “Vogliamo restare inerti – aggiunge il comitato “No Elettrosmog Barrese” – facendoci praticamente usare come vere e proprie cavie solo perché il PROGRESSO NON SI PUO’ FERMARE? Davvero siamo giunti tanto in basso? Sappiate che il progetto delle grandi società prevede le installazioni di milioni di antenne che irradieranno di elettrosmog il 98% di tutto il territorio nazionale con radiofrequenze inesplorate. Il 5G (tecnologia SPERIMENTALE per la quale non è stato chiesto nessun “consenso informato”) non servirà solo a far funzionare meglio il cellulare o scaricare un film in un minuto…”. Nel lungo documento è scritto ancora: “Tutto sarà interconnesso, anche noi e le “cose”, volenti o nolenti. Abbiamo tempo fino ad aprile per mostrare il nostro diniego attraverso la Conferenza Unificata e l’ANCI, dopodiché il Governo, secondo il principio del silenzio-assenso permetterà l’innalzamento dei valori delle emissioni. Gli elettrosensibili stanno già malissimo con gli attuali valori che da 6V/m passerebbero a 61 V/m! Il PROGRESSO NON SI PUO’ FERMARE…? E a quale prezzo? I soldi non possono comprare ogni cosa e ogni persona. A tutto c’è un limite e questo possiamo definirlo noi con le nostre azioni!”. E aggiungono: “Molti comuni italiani ed esteri si sono già mobilitati e stanno portando avanti le loro rimostranze con mozioni e petizioni. Evidentemente la questione non riguarda solo i residenti di Portella D’Argento! Il problema non è un’antenna di per sé, è piuttosto una questione di “scelte” … Con chi vogliamo stare? Dalla parte dei “piccoli” (bambini e gente onesta che lavora per la propria sopravvivenza) o da quella dei “grandi” (fautori del progresso tecnologico ad ogni costo e dell’interesse economico a discapito della salute dei cittadini)? Quest’ultimi procedono secondo il principio del silenzio-assenso noi vogliamo seguire quello dell’UNIONE-DISSENSO ai sensi della legge del Libero Arbitrio!”.   A conclusione della lettera si legge: “Usiamo e difendiamo la nostra Intelligenza Naturale, quella che parte dal cuore, mettiamo da parte interessi personali, politici ed economici, non servono titoli, meriti o mezzi speciali…bastano solo rispetto reciproco, coraggio e caparbietà! Dimostriamo di essere una comunità unita, integra, capace di far fronte comune per la difesa dei diritti di tutti! Invitiamo pertanto tutti coloro che sono interessati a difendere la propria salute e quella dei loro cari a contattarci, per fermare questo ulteriore pericoloso tentativo di esporre Barrafranca ad inutili rischi presenti e futuri. RingraziandoVi per l’attenzione vogliamo concludere ricordando che il piccolo Davide con una semplice fionda sconfisse il gigante Golia…”.  In allegato si allega l’appello degli scienziati per la sicurezza elettromagnetica. GAETANO MILINO

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