“Tutta la comunità barrese qui riunita ha voluto accogliere, con una solenne cerimonia il rientro delle spoglie mortali di Salvatore BELLANTI, affinché la sua dedizione alla Patria si conservi nella memoria della nostra comunità.” Queste parole, pronunciate durante il suo intervento dal presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri-sezione di Barrafranca maresciallo Vincenzo Pace, rendono chiaro il senso della “Cerimonia funebre” in onore del rientro dei “resti mortali” del soldato barrese Salvatore Bellanti, tenutasi venerdì 26 giugno 2015 presso la chiesa Madre di Barrafranca. Cerimonia commovente, piena di momenti emozionanti soprattutto per la signora Salvatrice Bellanti che, per anni, ha cercato in tutti i modi almeno i resti di quel padre, mai conosciuto, e che adesso si trovano di fronte a lei avvolto nel tricolore, onorato come un eroe, come colui che ha speso gli anni della sua giovinezza alla Patria, lasciando per sempre la giovane moglie Angela Munda e, in tenera età, due dei tre figli, mentre Angela era in attesa della terza figlia. Tante le presenze dal vice sindaco Alessandro Tambè, agli assessori Calogero Pistone, Filippa La Loggia e Stella Spaguolo, dal comandante dei Vigili Urbani Maria Costa al maresciallo Vincenzo Pace, dal Cav. Giovanni Collura, rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ad alcuni rappresentanti dell’Associazione Nazionale Reduci e Combattenti, sezione di Barrafranca. La liturgia è stata celebrata e gentilmente offerta da don Benedetto Mallia e animata dal coro parrocchiale. A fine liturgia, dopo aver ascoltato il “Silenzio militare” suonato da Giuseppe Rizzo, membro della Banda musicale “Città di Barrafranca” diretta dal maestro Salvatore Rizzo, è intervenuto il maresciallo Pace, tracciando la vicenda militare del soldato Bellanti e ponendo l’accento sul ruolo eroico non solo del soldato Salvatore, ma di tutti quelli che hanno combattuto durante le guerre. “A lui e a tanti altri con l’estremo sacrificio della morte va la nostra gratitudine- spiega emozionato il maresciallo Pace- ma anche a tutti i costruttori di Pace che quotidianamente si sacrificano per la Pace nel Mondo affinché come ci ha ricordato Giovanni Paolo 2°, non vi sia mai più la guerra, avventura senza ritorno, spirale di lutti e di dolore. Il grande debito che abbiamo nei confronti dei nostri Caduti-continua il Maresciallo- è quello di averci regalato con il sacrificio della vita, un mondo migliore, dove la libertà e la democrazia sono un bene comune a tutti noi”. Subito dopo a nome della famiglia Bellanti, la giovane Floreana Giusto ha ringraziato tutti per la partecipazione e per aver reso omaggio al loro congiunto. Al termine il vice sindaco Alessandro Tambè ha letto l’elenco dei morti e dei dispersi del secondo conflitto mondiale, ricordando così tutti quei cittadini barresi che hanno speso la loro vita al servizio della Patria. Emozionatissima la signora Salvatrice che, a fine cerimonia e dopo aver ricevuto le condoglianze da tutti i presenti, con gli occhi lucidi dalla grande gioia, ci confida: “Sono troppo felice di aver ritrovato mio padre. Adesso potrò anche morire in pace sapendo che riposa nella nostra tomba di famiglia”. Dopo 73 anni i resti di un soldato barresi, grazie alle continue ricerche, sono rientrati, ma di altri militari, purtroppo, non si è saputo più nulla, per cui non è neanche possibile per i familiari piangere sui loro resti. Chiudiamo l’articolo con le parole conclusive del discorso del maresciallo Pace: “VIVA SALVATORE, VIVA BARRAFRANCA.”
Rita Bevilacqua