REGALBUTO. CONTROLLO STRAORDINARIO DEL TERRITORIO DEI CARABINIERI; PERQUISIZIONI E SEQUESTRI DI ARMI E MUNIZIONI.

REGALBUTO. CONTROLLO STRAORDINARIO DEL TERRITORIO DEI CARABINIERI; PERQUISIZIONI E SEQUESTRI DI ARMI E MUNIZIONI.

- in Comunicati Stampa

Incessanti sono le attività di prevenzione svolte dall’Arma dei carabinieri sul tutto il territorio provinciale, specie in quelle aree maggiormente connotate da indici delittuosità più importanti. Proprio in tale ambito i Carabinieri della Compagnia di Nicosia, in collaborazione con personale dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia”, nei giorni scorsi hanno effettuato una vasta e diversificata operazione di controllo nel territorio di Regalbuto, finalizzata al contrasto dei reati in materia di armi e munizionamento, nel corso della quale sono state effettuate perquisizioni domiciliari e personali ad alcuni soggetti del luogo. L’esito delle operazioni ha consentito di deferire alla Procura della Repubblica di Enna un 48enne del luogo, presunto responsabile di omessa comunicazione di variazione luogo di custodia di armi e detenzione abusiva di munizionamento. In particolare nel corso della perquisizione domiciliare, operata presso l’abitazione rurale di proprietà del predetto sita in contrada Manche veniva rinvenuto un fucile da caccia cal 12, di sua proprietà per il quale era stata omessa la comunicazione di cambio luogo di custodia. Inoltre venivano rinvenute 130 munizioni di vario calibro illegalmente detenute. Il materiale rinvenuto veniva sottoposto a sequestro penale a disposizione della Procura della Repubblica di Enna.
Massima è l’attenzione nel settore delle armi quali possibili strumenti di ingiustificata e illecita offesa nei confronti di altre persone. Anche in questo caso si registrano diversi e recenti provvedimenti di detenzione armi e munizioni scaturiti da proposte del Comando Provinciale ed emessi dalla Prefettura di Enna nei confronti di soggetti già autorizzati al loro possesso ma che non riuniscono più i necessari requisiti di affidabilità richiesti.
Si evidenzia che il procedimento penale pende in fase di indagini e che l’indagato non può definirsi colpevole fino a sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.GAETANO MILINO

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