Nel 2016 la Sicilia ospiterà la terza edizione del Festival del patrimonio immateriale Unesco. La notizia è trapelata giovedì 25 giugno 2015 durante la conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa tra Coppem (Comitato permanente per il partenariato euro mediterraneo dei poteri locali e regionali) e Cunes (Coordinamento dei Comuni Unesco Sicilia), stipulato per la creazione di una Rete delle città Unesco del Mediterraneo. L’ufficializzazione è stata data dal segretario generale dell’ICCN- Inter City Intangible Cultural Cooperation Network – a Villa Niscemi, Palermo. Il Festival Iccn si svolge a cadenza biennale: nel 2012 ha avuto luogo in Korea del Sud e nel 2014 in Iran. Nell’ottobre 2016 saranno ospitate in Sicilia 50 delegazioni del Patrimonio immateriale dell’Unesco provenienti da tutto il mondo. Il festival si svolgerà in otto giorni, durante i quali saranno allestiti spettacoli, ideati laboratori e presentate manifestazioni tradizionali dei diversi territori del pianeta. La Sicilia conta di ben 6 siti Unesco materiali: 2 siti naturalistici -L’Etna e le Isole Eolie; 4 siti culturali- il Barocco della Val di Noto, Siracusa con Ortigia e Pantalica, la Valle dei Templi e la Villa Romana del Casale. A luglio si aggiungerà all’elenco un 7 sito: l’itinerario Arabo- Normanno di Palermo, Monreale Cefalù. Inoltre abbiamo 3 siti Unesco immateriali: l’opera dei Pupi, la vite ad Alberello di Pantelleria e la Dieta Mediterranea. Proprio per questa caratteristica straordinaria e non comune a nessun’altra regione che la Sicilia è stata scelta per il terzo Festival dell’Unesco.
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