Prima della mozione, i quattro di “Legalità e Speranza” – Marzia Bevilacqua, Francesca Costa, Maria Stella Nicolosi e Salvatore Puzzo – trasmettono un documento con le loro considerazioni sulla problematica. Questa la loro nota: “Al comunicato del Sindaco sulla problematica dell’Acqua che minaccia di spostare il dibattito in altre sedi, rispondiamo con i fatti. Noi alle altre sedi preferiamo le sedi istituzionali e di confronto politico che è il Consiglio Comunale. Per questo motivo pubblichiamo la mozione che è stata presentata dal nostro gruppo che è la base di partenza per impegnare l’amministrazione a risolvere e prevenire il problema del servizio idrico integrato”.
DI SEGUITO LA MOZIONE
Al Signor Presidente del Consiglio Comunale Al Sindaco e All’Assessore alla Sanità
OGGETTO: Mozione consiliare “Problematica inquinamento acqua”.
I sottoscritti Consiglieri Comunali ai sensi del Regolamento sul funzionamento delle adunanze del Consiglio Comunale PROPONGONO L’approvazione della seguente mozione:
PREMESSO CHE:
•L’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi.
• L’acqua costituisce, pertanto, un bene comune dell’umanità, il bene comune universale, quindi indisponibile, che appartiene a tutti.
• sono pervenute dai cittadini diverse segnalazioni, anche tramite social, che denunciano l’erogazione di acqua torbida e sporca, dal colore oscuro, tutti segnali tali da indicare la probabile presenza di sedimenti e di contaminazione.
• ad oggi il problema persiste e sul sito del comune non si legge alcuna ordinanza per il divieto di utilizzo dell’ acqua nelle zone interessate.
• alcuni cittadini hanno sollecitato la richiesta di un intervento da parte dell’ amministrazione, che ad oggi si è limitato ad una semplice segnalazione all’Asp e ad Acqua Enna.
• La situazione sta diventando insostenibile e grava sulla salute dei cittadini.
RITENUTO CHE
• fosse doveroso disporre il divieto dell’utilizzo dell’acqua per la cittadinanza residente nelle zone interessate dal problema, al fine di garantire la pubblica e privata sanità
• fosse stato opportuno e necessario predisporre un servizio di fornitura di acqua gratuita a tutti residenti nelle zone interessate
RITENUTO ALTRESÌ CHE:
• Non è stata pubblicata ad oggi nessuna ordinanza di divieto per l’utilizzo dell’acqua nelle zone interessate dal problema.
• Non è stata pubblicizzata la gravità dei fatti e non si è provveduto ad informare la cittadinanza, neppure affiggendo, quantomeno presso le zone interessate, manifesti informativi sulle misure da adottare.
CONSIDERATO
1) Che la problematica viola le seguenti disposizioni di legge:
• Decreto legislativo 31/2001 recante “Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano”, che disciplina la qualità delle acque potabili destinate al consumo umano garantendone la salubrità e la pulizia; in particolare, l’art. 4, co. 2, sancisce che le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite e non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana.
•L’art. 32 della Costituzione Italiana, nel sancire la tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, di fatto obbliga lo Stato e gli Enti locali a promuovere ogni opportuno intervento e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela possibile della salute.
2) Che potrebbe configurarsi un’ ipotesi di reato derivante dalla violazione dell’art. 331 c.p. “interruzione di un pubblico servizio o di pubblica utilità”.
3) che il Sindaco è la massima autorità sanitaria locale e deve garantire il servizio pubblico essenziale di fornitura di acqua potabile a tutti i cittadini
Vista l’importanza vitale, sanitaria e sociale del problema, tanto premesso, ritenuto e considerato
IMPEGNANO
il signor Sindaco e l’amministrazione comunale:
•A porre in essere in maniera tempestiva tutti gli atti idonei volti all’individuazione e risoluzione del problema affinché si torni ad una situazione di normalità”. GAETANO MILINO