“Non siamo in Trentino o sulle Madonie”– esordisce il professionista pietrino nell’illustrare l’immagine da lui riprodotta del Vallone di Calò. E continua: “Questo piacevole ambiente umido (con le sue cascatelle di acque chiare e fresche, come diceva il Sommo Poeta) si trova nel territorio del mio paese, Pietraperzia. O meglio si troverebbe in quello stato se la follia dell’uomo non l’avesse trasformato in una immonda discarica”. Armando Laurella aggiunge: “Il luogo da me idealmente ricostruito si chiama Vallone di Calò il cui toponimo deriva dal greco antico Kalos. Bello”. Armando Laurella conclude con il lanciare un anatema contro chi ha deturpato tale ambiente. “Siano maledetti quegli incivili che buttano i loro laidi sacchetti di immondizia lungo i bordi delle strade o che (col favore delle tenebre) si liberano di materassi e lordure varie dove il loor sporco comodo suggerisce loro”. GAETANO MILINO
NATALE ACLI IN CIRCOLO
Un significativo scambio di auguri natalizi ha visto