ASD Fratres Barrafranca BIKE. Siracusa 20-23 maggio 2024. Sicilia No Stop 2024. “L’avventura” raccontata dagli stessi protagonisti attraverso un accurato diario di viaggio. Siracusa, lunedì 20 maggio 2024, ore 06.00 del mattino, inizia così l’avventura di alcuni atleti dell’Asd Fratres Barrafranca Bike, con in testa solo il periplo della Sicilia, da fare in un tempo limite di 75 ore. 1025 km tra coste e salite e discese, tra cui la salite dell’Etna, arrivando fino a quota 2000 mt quasi a toccare le nuvole e, lo strappo per arrivare al Santuario di Tindari.
Giro programmato in tre tappe, la prima Siracusa – Patti di 310 km con la salita dell’Etna di 310 km, la seconda con partenza da Patti ed arrivo a Selinunte di 373 km, ed infine la terza Selinunte – Siracusa di 342 km. Il tutto parte da Siracusa, la mattina del 20 maggio, sveglia alle 04:00 colazione ed alle 06:00 pronti sulla griglia di partenza, dalla base dell’Aereonautica Militare, all’idroscalo di Siracusa, si parte con il cuore in gola, consapevoli dell’impresa che si sta per intraprendere ma palesando un grande punto interrogativo. L’ansia è tanta ma, la felicità si legge sul volto di tutti i 283 partecipanti. Al via (a scaglioni) si parte in direzione Ortigia tutti sorridenti (almeno per ora), il via ufficiale avviene alle ore 06:20. Da Piazza Duomo a Siracusa, si pedala in direzione Catania, da Acireale sì incomincia a salire sull’Etna dal lato di Nicolosi, attraversando un paesaggio Lunare, si arriva al rifugio Sapienza, dove il paesaggio diventa spettacolare. Da li incomincia una lunga discesa che ci porterà a costeggiare le rive del mare fino ad arrivare a Messina. Con le fatiche che si incominciano a sentire, ci avviamo in direzione Patti ma, da lì a poco il buio calerà su di noi e, pedalando pedalando incontreremo una dolce salita, la quale ci porterà al Santuario della Madonnina Nera di Tindari. Alle 23.20 si arriva al Resort di Patti dove una doccia ed una calda cena, la faranno da padrone e, dopo un paio d’ore di riposo, si ripartirà in direzione Palermo, non più sorridenti ma, consapevoli che la strada è ancora lunga, ci vorranno 373 km per arrivare al Resort di Selinunte/Castelvetrano. Bella la nostra Sicilia, attraverseremo le coste più bella della nostra Isola da Gioiosa Marea a Capo D’Orlando passando da Sant’Agata di Militello a Santo Stefano di Camastra patria della Ceramica, fino ad arrivare a Cefalù uno spettacolo della natura. La fatica incomincia a farsi sentire ma, stringendo i denti e, dopo aver visitato lo splendido Borgo Parrini, ci avviamo a superare il caotico CAOS di Palermo i 20 km più brutti del percorso ma, dopo un bel piatto di pasta si riparte in direzione Trapani e, dopo il calar del sole ed aver superato le splendide Saline di Trapani alle 02:20 si arriva al resort di Selinunte dove, si troveremo una doccia calda ed un bel morbido cuscino ma, poco da mangiare. Alle 06:30 si riparte per l’ultima tappa di 342 km, stanchi, si pedala solo per forza d’inerzia felici di quanto aver fatto ma, consapevoli che ancora è lunga. Ci si incoraggia a vicenda a volte lo sconforto ci assale, incominciano a far male le parti che toccano il sellino ma, si va avanti, si deve andare avanti Siracusa ci aspetta. Il tratto Selinunte Gela, a poco da raccontare strade trafficate e pericolose, sguardo avanti e tensione altissima, unica nota positiva il passaggio dalla splendida Valle dei Templi ad Agrigento. Finalmente a Gela si mangia, li si programma l’andatura e l’ora presunta per l’arrivo a Punta Secca, dove ci aspetta una bella CARBONARA, con ben 13 uova e mezzo chilo di guanciale, (la cuoca svelerà gli ingredienti solo qualche giorno dopo) nei pressi della casa del Commissario Montalbano. Dopo un paio di ore di pausa si riparte per l’ultimo centinaio di km che ci porteranno all’agognato arrivo, passando da Ragusa e Portopalo. Nel buio della notte, gli ultimi km. L’ADRENALINA prende il sopravvento (ed anche le 13 uova) dimenticando, stanchezza e dolori. Gli ultimi km sono stati emozionanti, fatti con il cuore in mano e, pieni di gioia, alle ore 02:10, del mattino di giovedì 23 maggio, all’Idroscalo di Siracusa, dove tutto era incominciato, la mattina di lunedì 20 maggio, un pianto liberatorio prende il sopravvento, consci dell’impresa fatta, dopo un lungo viaggio di 1025 km, fatti in 68 ore e 20 minuti. Felici per questa bella esperienza, dove abbiamo incontrato parecchie persone fantastiche, conterranei, del Nord Italia e parecchie anche dall’estero, ci siamo aiutati nel bene e nel male quando la paura di non farcela era in agguato, quando nel buio della notte non si parlava ma, si ascoltava la fatica.
Grazie a tutti i compagni di viaggio, Mariella Geraci grande e caparbia fino alla fine, non ha arretrato di un passo, alla prima esperienza, immensa (ottima Cuoca, sua la fantastica Carbonara), Nuccio Balsamo Marito di Mariella, compagno di mille avventure, splendido compagno di viaggio, Formuso Giuseppe un treno a VAPORE sempre a tirare il gruppo, sempre messo lì d’avanti a tutti noi, la ruota che non vorresti mai perdere, grande persona e un cuore da leone, infine Danilo La Pusata il piccolino del gruppo, il nostro cavallino ruggente, fantastica persona grande compagno di viaggio. Porteremo questa bellissima esperienza per sempre con noi e, adesso, Parigi arriviamo, non è un avviso ma “una minaccia”. GAETANO MILINO