Barrafranca (EN). In occasione del 50° anniversario dell’Ordinazione Presbiterale di don Alessandro Geraci, che sarà festeggiato giovedì 02 luglio alle ore 20.00 presso la chiesa Maria SS. della Stella, dove si terrà una veglia di preghiera e venerdì 03 luglio alle ore 20.00 presso la chiesa Madre con una Solenne Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal vescovo mons. Rosario Gisana, il parroco don Geraci e don Benedetto Mallia hanno organizzato i Solenni festeggiamenti in onore della BEATA VERGINE MARIA del Monte Carmelo, con il “novenario” che inizierà martedì 07 luglio 2015 e terminerà mercoledì 15 luglio. Liturgicamente la festa si celebrata il 16 luglio, in ricordo dell’apparizione mariana che il presbitero Simone Stock ebbe il 16 luglio 1251. Novità di quest’anno a Barrafranca sarà la processione serale del simulacro della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, che si svolgerà domenica 12 luglio 2015 alle ore 20.30, con partenza dalla chiesa Madre e percorrerà la tradizionale “Via dei Santi”. La statua della Beata Vergine si trova nella chiesa Madre, nell’omonima cappella posta sulla parte sinistra del transetto, ed è scolpita in legno, eseguita nel 1960 da Luigi Santifaller di Ortesei (fonte Gaetano Vicari).
Tracciamo una breve storia della devozione alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. La Madonna del Carmelo è una delle devozioni più antiche, legata alla storia e ai valori spirituali dell’Ordine dei frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (Carmelitani). Si tramanda che il primo profeta d’Israele, Elia (IX sec. a.C.), dimorando sul Monte Carmelo (che per tradizione fu il luogo di sosta della sacra Famiglia che ritornava dall’Egitto. E’ una catena montuosa, che si trova nell’Alta Galilea, una regione dello Stato di Israele e che si sviluppa in direzione nordovest-sudest da Haifa a Jenin), ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando la pioggia e salvando Israele dalla siccità. In quell’immagine tutti i mistici cristiani e gli esegeti hanno sempre visto la Vergine Maria. La Tradizione racconta che già prima del Cristianesimo, sul Monte Carmelo (Karmel = giardino-paradiso di Dio) si ritiravano degli eremiti, vicino alla fontana del profeta Elia, poi gli eremiti proseguirono ad abitarvi anche dopo l’avvento del cristianesimo e verso il 93 un gruppo di essi che si chiamarono poi ”Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo”, costruirono una cappella dedicata alla Vergine, sempre vicino alla fontana di Elia. I monaci carmelitani fondarono, inoltre, dei monasteri in Occidente. Il 16 luglio del 1251 la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre generale dell’Ordine, beato Simone Stock, durante la quale avrebbe ricevuto dalla Vergine uno scapolare (striscia di stoffa con apertura per la testa, pendente sul petto), segnale dell’amore di Maria e la rivelazione di privilegi concessi alla sua devozione con la frase: “Protego nunc, in morte juvo, post funera salvo!”. Questi privilegi, conosciuti come «privilegio sabatino», sono la promessa della salvezza dall’inferno, per chi indosserà lo scapolare e la liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte. Molti Papi ne hanno approvato e raccomandato il culto, da papa Pio XII a papa Giovanni XXIII.