PIETRAPERZIA. Ordine del Giorno “Rideterminazione della quota capitale prelevata dalla tariffa e destinata all’attuazione degli interventi infrastrutturali del Servizio Idrico Integrato dell’ATI di Enna”

PIETRAPERZIA. Ordine del Giorno “Rideterminazione della quota capitale prelevata dalla tariffa e destinata all’attuazione degli interventi infrastrutturali del Servizio Idrico Integrato dell’ATI di Enna”

- in Pietraperzia

E’ una proposta di delibera dei consiglieri di “Insieme per Pietraperzia” Calogero Di Gloria, Giusy Di Blasi e Rosa Maria Giusa. Il documento indirizzato Al Presidente del Consiglio Comunale pro tempore, Al Segretario Comunale pro tempore e Al Sindaco pro tempore di Pietraperzia. WQuesato il documento integrale: “IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che:

– l’Accordo di Programma Quadro (APQ) del 21 marzo 2005 sottoscritto tra Regione, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dell’Ambiente ed il Ministero delle Politiche Agricole, rappresenta il documento di programmazione finanziaria attraverso il quale gli Ambiti Territoriali della Sicilia accedono alle risorse comunitarie e statali per la realizzazione delle infrastrutture nel settore del Servizio Idrico Integrato (SII);

considerato che:

– per quanto riguarda il Servizio Idrico Integrato dell’ATI di Enna le risorse finanziarie previste dall’APQ sono finalizzate a contenere l’impatto degli investimenti in tariffa ed il loro accesso è previsto tramite l’emanazione di appositi decreti di finanziamento da parte della Regione Siciliana con una quota di compartecipazione pubblica pari al 69% e una rimanente parte proveniente dalla tariffa per il 31%;

– la programmazione degli interventi previsti nella Convenzione di gestione è stata effettuata basandosi esclusivamente sulle informazioni fornite dal Piano d’Ambito redatto dalla SOGESID e posto a base di gara, che si sarebbe dovuto aggiornare a seguito della redazione di uno specifico e previsto studio sullo stato delle reti e degli impianti esistenti;

– il bando di gara prevedeva, infatti, l’elaborazione di una specifica campagna di indagine conoscitiva e di approfondimento progettuale e programmatorio, denominata “Progetto Conoscenza”, finalizzata alla individuazione di tipologie, tempi e costi per interventi sulle infrastrutture, presenti nel territorio dell’Ambito, mirati al raggiungimento di una serie di obiettivi volti al miglioramento dell’efficienza e funzionalità, all’incremento della sicurezza, al raggiungimento di standard prestazionali superiori;

constatato che:

– la contribuzione pubblica rappresenta un elemento imprescindibile per la realizzazione delle infrastrutture, soprattutto in un ambito di piccole dimensioni come quello del territorio della Provincia di Enna in cui, a fronte dell’auspicato incremento dei consumi previsto in gara (da 8 milioni di metri

cubi a 15 milioni di metri cubi), si è invece registrato negli anni una progressiva riduzione sino ad arrivare agli attuali 6,9 milioni di metri cubi annuali;

– l’assenza di contributi pubblici, infatti, comporterebbe, per via dell’integrale impatto in tariffa delle quote di ammortamento degli investimenti, un incremento delle stesse che genererebbe lo sforamento del limite di incremento annuale imposto dalla normativa, impedendo, di fatto, il rispetto del piano degli investimenti;

– in data 18 aprile 2019 l’ATO idrico ha trasmesso alla Regione Siciliana l’esito della Commissione Tecnica istituita ai sensi dell’art. 12 della Legge regionale n. 19/2015, dalla quale relazione sono emerse le criticità in merito al notevole impatto degli investimenti infrastrutturali nella tariffa per gli utenti;

– una volta effettuato il “Progetto Conoscenza”, si è reso necessario rivedere gli interventi infrastrutturali da realizzare e le loro priorità per ciò stesso aggiornando il P.O.T., da finanziare con l’A.P.Q.;

preso atto che:

– nel 2021 l’ATI di Enna è stata beneficiaria di un ingente finanziamento pubblico di euro 58.079.104 da parte del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile nell’ambito del PON IeR 2014/2020 a fondo perduto per una percentuale di contribuzione pubblica del 98% attualmente in fase di esecuzione;

– a seguito del trasferimento all’ARERA (già AEEGSI) delle funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici, il Metodo Tariffario Idrico, emanato da detta Autorità, prevede per ogni periodo regolatorio (4 anni con aggiornamento biennale), nell’ambito della predisposizione tariffaria, la redazione di un piano degli interventi (PdI) in cui, sulla base delle criticità emerse e delle priorità definite, siano analiticamente indicati, compatibilmente con i vincoli tariffari esistenti, gli interventi previsti distinti per anno;

rilevato che:

– da quanto sopra esposto si evince che il carico in tariffa relativo alla quota capitale, necessaria all’attuazione dei investimenti programmati, come sottoscritta in APQ e come già sostenuta dalla popolazione dell’Ambito di Enna, risulta insostenibile in un momento storico nel quale il territorio ennese è indicato tra le zone più disagiate e povere a livello nazionale e i cittadini sono costretti a pagare la tariffa più alta d’Italia;

– realtà limitrofe quali Agrigento e Caltanissetta hanno usufruito di politiche economiche, da parte della Regione Siciliana, ben più vantaggiose con finanziamenti a quasi totale carico pubblico che appaiono come “una beffa” se si pensa che prima l’ATO e ora l’ATI di Enna hanno sempre rispettato le imposizioni normative, la programmazione del Piano d’Ambito e la presentazione, nei tempi, delle

proposte tariffarie all’ARERA che le ha sempre approvate;

D E L I B E R A

Quanto segue:

1. invitano il Presidente della Regione Siciliana a intervenire con sollecitudine trasformando, a seguito della rideterminazione del Margine Lordo di Autofinanziamento e nell’ambito delle obbligazioni che la Regione Siciliana ha sottoscritto a favore dell’ATI di Enna in APQ, l’attuale compartecipazione dalla tariffa dal 31% al 1,82% a vantaggio degli attuali e dei futuri interventi infrastrutturali previsti nel Piano degli investimenti, fra i quali anche quelli relativi al contrasto delle perdite idriche, così da non fare gravare la quota di cofinanziamento sulla tariffa e quindi sulle tasche dei cittadini;

2. di trasmettere la presente deliberazione al Presidente della Regione Siciliana e, per il suo tramite, all’Assessore regionale competente, al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e alla deputazione regionale della Provincia di Enna affinché possano farsi carico delle istanze ivi contenute nella presente delibera”. GAETANO MILINO

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