Barrafranca ricorda dopo 72 anni una delle pagine più tristi della sua storia. Alcuni parenti dei civili morti durante il secondo conflitto mondiale fanno celebrare anche se in modo privato delle messe in suffragio. Infatti il sabato del 10 luglio del 1943 durante il secondo conflitto mondiale aerei americani due aerei americani dopo essersi abbassati di quota, iniziarono il lancio di un nugolo di bombe che coglie di sorpresa la popolazione e l’edificio della Chiesa Madre, alcune case di via Vittorio Emanuele e di via Trieste dove viene gravemente danneggiata la centrale elettrica. Tragico il bilancio di quella breve incursione aerea: dodici i morti e una decina di feriti che vengono curati presso l’ospedale da campo militare n. 22, allocato nei locali dell’ex Convento, diretto dal capitano medico Antonio Marinelli, coadiuvato dagli ufficiali medici dottor Borsati e dottor Candia oltre che da un gruppo di sottufficiali e militari. Molti i cittadini barresi che aiutarono i militari a seppellire i morti, soccorrere i feriti e sgomberare dalle macerie le case distrutte. A seguito di questo primo bombardamento, intere famiglie, in preda al panico, si riversano nelle campagne cercando un rifugio, un riparo per sfuggire ad altri eventuali bombardamenti. “ Fu un periodo in cui le famiglie barresi – affermano alcuni testimoni dei reduci ex combattenti – piansero i loro familiari per una guerra inutile”. Questi i nomi delle vittime civili dell’incursione aerea del 10 luglio 1943 – ore 19,40 (Chiesa Madre e quartiere Centrale): Gaspare Baglio, 47 anni, morto in seguito a incursione aerea e conseguente bombardamento; poi Pasquale D’Alessandro, 47 anni, Alessandra Di Dio, 61 anni; Angelo Faraci, 50 anni; Salvatore Gulino, 51 anni; Maria Ingala, 63 anni; Salvatore Lupo 31 anni; il sacerdote Calogero Marotta, 78 anni; Carmelo Marotta, 35 anni; Liboria Marotta,69 anni; Luigi Salamone 71 anni, e infine, Salvatore Cravotta, 56 anni morto due giorni dopo in seguito alle ferite riportate. Ma il bilancio di vittime si rilevò più pesante in quanto otto giorni dopo ( la domenica del 18 luglio) si verificarono altri bombardamenti provocando 49 morti, numerosi feriti e ingenti danni al centro abitato. Per questi fatti il Presidente della Repubblica concesse la medaglia di bronzo al merito civile al comune di Barrafranca grazie al contributo dell’associazione nazionale Carabinieri. Il 4 novembre del 1994, fu inaugurata per questi civili nella villetta e piazza “Pier Santi Mattarella” vicino la scuola media Verga, una stele a perenne ricordo delle vittime civili di guerra a cui viene data poca attenzione e vigilanza dato la presenza di scritte da parte di vandali.