BULLISMO E CYBER-BULLISMO: LA POLIZIA DI STATO ILLUSTRA I PERICOLI DEL WEB AGLI ALUNNI DEGLI ISITUTI SCOLASTICI “CHINNICI – RONCALLI” 

Foto incontro P. Armerina 1

BULLISMO E CYBER-BULLISMO: LA POLIZIA DI STATO ILLUSTRA I PERICOLI DEL WEB AGLI ALUNNI DEGLI ISITUTI SCOLASTICI “CHINNICI – RONCALLI” DI PIAZZA ARMERINA E “MEDI – VACCALLUZZO” DI LEONFORTE  

 Nella giornata di venerdì 07 febbraio 2025 il personale della Polizia di Stato dei Commissariati distaccati di P.S. di Piazza Armerina e di Leonforte ha incontrato gli studenti degli Istituti Scolastici “Chinnici- Roncalli” di Piazza Armerina e “Medi-Vaccalluzzo” di Leonforte, per affrontare e discutere sulle delicate problematiche connesse all’utilizzo non corretto di internet.

Prezioso è stato anche il contributo degli “addetti ai lavori”, in servizio presso la Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Enna ed intervenuti all’Istituto di Leonforte.

Tema cardine degli eventi è stato il contrasto al fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo, il cui sviluppo ha trovato terreno fertile nell’evoluzione tecnologica che caratterizza i tempi moderni.

Difatti, dopo un breve preambolo in cui sono stati trattati i rischi connessi all’uso-abuso del Web che vede ogni giorno coinvolte categorie di utenti particolarmente vulnerabili quali i minori, nel corso degli incontri sono stati, inoltre, analizzati la disciplina in materia di cyberbullismo e i rimedi che la società ha a disposizione per prevenire ed, eventualmente, segnalare azioni pregiudizievoli legate all’utilizzo di internet.

In particolare, nell’ambito del fenomeno del cyberbullismo, sono stati illustrati i comportamenti che possono integrare fatti di rilevanza penale nonché i rimedi, anche di natura amministrativa e preventiva, a disposizione delle vittime: la richiesta al gestore del sito internet di rimozione dei contenuti a loro pregiudizievoli e, per l’appunto, la richiesta di ammonimento del minore (di età compresa tra 14 e i 18 anni) da rivolgere al Questore, a cui la predetta legge ribadisce il ruolo di “Autorità di prevenzione sociale”.

Infine, sono stati rassegnati gli oneri di denuncia spettanti agli insegnanti nella loro qualità di pubblici ufficiali nonché le relative responsabilità penali, amministrative e civili, con particolare riferimento alle ipotesi di “culpa in vigilando”.