PIETRAPERZIA. “Papa Francesco ha vissuto il suo Ministero in semplicità e in umiltà”.

Lo ha detto don Osvaldo Brugnone, all’omelia della messa in suffragio di Papa Francesco. La celebrazione eucaristica nella chiesa “Madre Santa Maria Maggiore”. A concelebrare, don Osvaldo Brugnone, Don Giovanni Bongiovanni e don Giuseppe Rabita parroci rispettivamente di “Santa Maria Maggiore Chiesa Madre”, “Santa Maria di Gesù” e “Madonna delle Grazie”. In chiesa le confraternite “Maria Santissima del Soccorso”, “Preziosissimo Sangue di Cristo”, “Pia Unione Santa Rita” e “Figlie di Maria Addolorata”. Nella stessa Chiesa il sindaco Salvuccio Messina in fascia tricolore, gli assessori Carlo Falzone e Salvatore Russo, oltre al presidente del consiglio comunale Giuseppe Micciché e alla sua vice Mariella Tamburello. In chiesa pure l’ispettore di Polizia Locale Borino Micciché. Ad animare la celebrazione eucaristica, il corso interparrocchiale diretto dal Maestro Pino Amico.

Alla destra dell’altare maggiore, un quadro con il ritratto di Papa Francesco e, ai piedi, una composizione floreale. In chiesa un’aria di profonda commozione e raccoglimento. Il vangelo letto da don Giuseppe Rabita. L’omelia da don Osvaldo Brugnone. Il parroco della Madrice ha posto l’accento sulla figura molto umile e sobria di Papa Francesco. E ha continuato: “E’ bello che la comunità ecclesiale di Pietraperzia è oggi riunita in questa chiesa per affidare l’anima di Papa Francesco che ha vissuto il suo Ministero, come Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa Universale nella semplicità e nell’umiltà”. “Papa Francesco – ha continuato don Osvaldo – era il parroco del mondo. Lui non ha insegnato il Vangelo attraverso la Dottrina e l’Esegesi, ma attraverso la semplicità e l’umiltà. E’ quello che la Chiesa di oggi ha bisogno da noi Pastori. Anche noi viviamo i suoi insegnamenti e quello che lui ha fatto nella Chiesa Universale. Capire anche attraverso il suo modo di fare e annunziando Gesù. Anche noi siamo chiamati a prendere in mano la nostra vita e ad annunciare al mondo la disposizione di Gesù, quello che ha fatto il papa e quello che continuerà a fare la Chiesa attraverso una testimonianza credibile e coerente”. E ha concluso: “In questa Eucaristia lo affidiamo tra le braccia misericordiose del Pastore Buono ed Eterno che è Gesù perché la Liturgia che Papa Francesco ha celebrato ed ha vissuto sulla terra possa adesso celebrarla nella Gerusalemme del Cielo”. Al termine della celebrazione eucaristica, il sindaco Salvucci Messina ha pronunciato un discorso per ricordare Papa Francesco. ”Cari concittadini – ha detto Salvuccio Messina – oggi sismo qui riuniti per rendere omaggio alla memoria del Santo Padre Papa Francesco, un uomo che ha incarnato carità e dedizione nei confronti della Chiesa e di tutti i suoi fedeli. E’con grande onore che, insieme alla Amministrazione Comunale, partecipo a questo momento di riflessione e di preghiera condividendo con voi il ricordo di una figura che ha segnato profondamente la nostra epoca”. Il primo cittadino di Pietraperzia ha detto ancora: “La sua eredità spirituale continua ad essere fonte di ispirazione e di guida per ciascuno di noi, orientati nel nostro cammino quotidiano verso ideali di compassione, solidarietà e amore verso il Prossimo. Desidero condividere anche un ricordo che custodisco con affetto. Nel 2021 ebbi il privilegio di stringergli la mano e ricordo con emozione quando mi chiese da quale luogo provenissi. Quando gli risposi che venivo da Pietraperzia, in provincia di Enna, notai il suo sorriso sincero e il suo interesse per la nostra terra. Un gesto che rimarrà sempre impresso nel mil cuore”. Il sindaco Salbuccio Messina ha continuato: “Questo incontro ha avuto un impatto profondo su di me rafforzando la mia fede e il mio impegno verso gli insegnamenti che il Papa ci ha lasciati”. Il primo cittadino di Pietraperzia ha concluso: “Spero che anche questo momento di preghiera e di devozione possa essere per noi un’opportunità per rinnovare il nostro impegno verso gli ideali che lui ci ha insegnato. E portare avanti con coerenza e passione la sua straordinaria eredità!”. GAETANO MILINO












