Tante le tradizioni che caratterizzano la festa della compatrona di Barrafranca (EN) Maria SS. della Stella. Tipica espressione di arte popolare, caratteristica di questa festa, è la costruzione delle “stelle di carta velina“. Di antica origine, prima usate come semplici abbellimenti appese alle porte delle case, lungo il percorso della processione, in seguito, quando arrivò l’elettricità a Barrafranca, furono usate per illuminare, data la scarsa illuminazione pubblica, le strade. Queste hanno una struttura tridimensionale realizzate con canne, carta velina di diversi colori e colla di farina e sono illuminate grazie ad una lampadina posta all’interno. Adesso sono poche le “stelle di carta velina” appese ai balconi, anche perché sono pochi quelli che riescono a realizzare. Uno di questi è Giuseppe Danilo Cumia che ha imparato la tecnica dal maestro Orofino. Accanto a quelle realizzate di carta velina, si trovano anche stelle realizzate in altri materiali, legno (una delle più belle fu realizzata dal signor Angelo Scordo intorno agli anni’50), polistirolo o altro. Altra antica tradizione è la preparazione del “torrone di mandorle“. Anticamente non c’era famiglia barrese che, nei giorni prima la festa, non preparasse a casa il torrone, da consumare giorno 8 in onore della Madonna. Si sa che la festa coincideva con la raccolta delle mandorle (adesso la raccolta è anticipata), di cui il territorio barrese è uno dei maggiori produttori del territorio ennese. Fatto in modo semplice con mandorle e zucchero, girato e rigirato in un gran pentolone, finché lo zucchero non si sciolga e si amalgami con le mandorle, era il dolce tipico della festa. Il 7 settembre del 2012, presso piazza Fratelli Messina, grazie all’iniziatica della Proloco locale e patrocinata dal Comune, fu preparata un’enorme stella, tutta realizzata in torrone, alla presenza di un folto pubblico di barresi. Alla fine il torrone fu distribuito alla popolazione. Altra tradizione è l’usanza di abbellire balconi e strade, non solo della parrocchia ma della “via dei Santi”, dove avverrà la processione, di bandierine, stendardi raffiguranti la Madonna, riccamente decorati e lavorati. Alcuni decenni fa era usanza per le feste di fine estate, cioè la festa della Madonna della Grazia, di Maria SS. della Stella e della Nostra Signora del Sacro cuore, addobbare le strade della “via dei Santi” e le facciate delle chiese, con le luminose e colorate “luminarie”. Era il comune ha finanziare una ditta che si occupasse di impiantare nelle strade questi abbellimenti luminosi, ogni anno sempre più belli e particolari. Con la crisi sono completamente scomparse. La tradizione per eccellenza che contraddistingue la nostra festa è la manifestazione chiama “Ritini“.
Rita Bevilacqua