“ La vita del cristiano deve basarsi sulla comprensione ma anche come mettere in pratica la parola di Dio. Che il culto della madonna ci sostenga e ci dia la forza necessaria per amare il prossimo tanto che la comunità diventi un sostegno per chi mostri debolezza”. Si potrebbe sintetizzare in questo modo, anche se ha toccato tanti aspetti, l’intervento del vescovo Rosario Gisana durante l’omelia in occasione della dei festeggiamenti della Madonna della Divina Grazia portata in processione la sera di domenica per le strade del paese. La festa della Madonna delle Grazie coincide con l’ultima domenica di agosto e quest’anno oltre durante i giorni della ricorrenza tanti sono state le iniziative, religiose e popolari, che ha entusiasmato e reso felici una parte di fedeli mentre altri, increduli, hanno manifestato una certa esaltazione “folcloristica”. Ma al di la di questo chi riporta al vero senso della festa e appiana i giudizi è l’omelia del vescovo Gisana: “ Il culto vero è quello legato non alle tradizioni ma alla “tradizione” dove quest’ultima si fonda su un principio base del cristiano ovvero ama il prossimo tuo come te stesso. Non bisogna vivere come se la vita del cristiano fosse legata ad un culto esteriore ma comprendere e mettere in pratica la parola del Vangelo”. Il vescovo Gisana con il parroco Nicolosi, durante la funzione religiosa, (animata dal coro interparrocchiale, “Maria SS della Stella”), hanno incoronato la statua della madonna delle Grazie e il bambin Gesù. Le due corone preziose sono state donate da fedeli i quali sono voluti rimanere nell’anonimato. “ Noi tutti siamo contenti nell’omaggiare la madonna – continua il vescovo Gisana – ma attenzione non è questo il culto di Dio; anzi mentre omaggiamo il nostro cuore deve rivolgersi ai poveri, ai bisognosi, ai malati e anche a quelli che hanno un posto inespresso”. Dopo il programma religioso durato diversi giorni, il parroco Salvatore Nicolosi domenica ha ringraziato il vescovo per la sua presenza durante i festeggiamenti e ai tanti fedeli i quali si sono spesi per onorare la Madonna. Tra le varie iniziative in onore della madonna giovedì scorso si è svolta la rievocazione storica della “Giuditta” (ultima rappresentazione avvenne nel 1939) e poi venerdì la sfilata dei 37 Vessilli di Maria. Offerta durante l’inizio della processione un bouquet di fiori da parte dei coniugi Giovanni Ferro e Angela Crapanzano i quali hanno festeggiato quel giorno le nozze d’argento. Domenica sera il fercolo durante la processione è stata portata a spalle da uomini e donne. Oltre ai fuochi di artificio, durante e a fine processione, da menzionare l’esibizione della banda musicale durante tutto il percorso.
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