E’ deceduto ieri dopo alcuni giorni di coma un tredicenne barrese che aveva accusato febbre alta e trasportato all’ ospedale Umberto I di Enna. Si chiamava Calogero Tropea, 13 anni, ed è morto ieri alle 19,30 nel reparto di rianimazione del presidio ospedaliero ennese. La famiglia immersa in un profondo dolore ha presentato una denuncia agli organi competenti per sapere la causa del decesso che non sarebbe mai stata comunicata. I genitori in paese sono conosciuti e tutta la comunità barrese sin dalla prime notizie che il ragazzino era entrato in coma ha proceduto a formare anche dei gruppi di preghiera per la ripresa del ragazzo entrato in coma. In paese si era sparsa la voce che era entrato in coma per una puntura di una zecca: una supposizione che almeno adesso, (così come potrebbero essere altre le motivazioni) non troverebbe riscontro. A presentare un esposto l’avvocato della famiglia, Angelo Tambè il quale ha chiesto al magistrato il sequestro della cartella clinica e della documentazione ospedaliera perché dopo essere arrivato in ospedale con la febbre alta e dopo un giorno essere entrato in coma non sarebbe stato comunicato alla famiglia la patologia e neanche la causa del decesso. Oltre al sequestro degli atti la Procura potrebbe dare il via per l’autopsia sul corpo del tredicenne e attendere notizie ufficiali anche da parte del medico legale incaricato. Intanto nella serata di ieri, dopo che si era diffuso un miglioramento da parte del ragazzo in mattinata dato che i valori si erano normalizzati, la notizia si è sparsa tra la comunità barrese procurando un dolore immane. Anche su facebook molti coetanei e compagni di Calogero Tropea hanno manifestato il loro dolore e vicinanza alla famiglia.
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Stasera alle 21,30 sarà presente su Canale 5